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Hans Holbein

Hans Holbein il Giovane (1497/98-1543) fratello del pittore Ambrosius (ca. 1494-ca. 1519) e figlio del pittore Hans Holbein il Vecchio (1460/65 – 1524) è originario di Augsburg in Germania. Trasferitosi a Basilea nel 1515 inizialmente è apprendista nella bottega paterna. Negli anni di formazione con ogni probabilità compie un viaggio nell’Italia settentrionale perché dalle sue opere traspare la conoscenza di schemi, motivi decorativi e particolari architettonici caratteristici dell’arte italiana cinquecentesca. La sua attività è principalmente grafica ma tra il 1517 e ’19 esegue una pittura murale su una facciata a Lucerna; nel 1520 riceve l’incarico per la decorazione esterna della Haus der Tanz di Basilea. Nella circostanza dispone di un ordine irregolare una fascia di contadini danzanti e delle figure affacciate ad una balaustra. Successivamente nel 1521-22 realizza gli affreschi perduti nella sala del consiglio comunale di Basilea. Nella primavera del 1524 si reca in Francia soggiornando a Bourges e a Lione nella speranza di entrare a servizio presso la corte di Francesco I. L’obiettivo è mancato e seppure vengono intrecciati dei rapporti con gli editori lionesi all’artista non rimane che tornare nel luogo di provenienza. La situazione della città svizzera dilaniata dalla controversia tra cattolici e riformati gli consiglia la partenza. Nel 1526 decide di recarsi in Inghilterra con una lettera di presentazione per Thomas More, cancelliere del re Enrico VIII, scritta da Erasmo da Rotterdam. L’artista ventottenne abbandona il luogo di confine dove si è affermato come pittore su tavola, frescante incisore, disegnatore e decoratore; così si chiude una fase importante della sua vita. Dapprima viene ospitato da More nella sua casa londinese ed in questo periodo esegue dipinti e disegni che ritraggono il suo padrone di casa e i famigliari. Tra il 1528 e ’32 fa ritorno a Basilea dove riceve degli incarichi pubblici da parte dei riformati. Nel 1533 grazie ai buoni uffici della regina Anna Bolena viene ammesso a corte dove diviene l’artista ufficiale. Gli si schiudono nuove possibilità, anche quella di diventare il ritrattista preferito del sovrano che nel 1535 fa mettere a morte chi, come More, lo aveva accolto a Londra. Ad eccezione di brevi periodi di lavoro all’estero rimane nella capitale inglese fino alla morte nel 1543. Maurice Pianzola descrive così quest’ultima circostanza:

 

«…Holbein il giovane, sottratto nel 1543, lontano dalla sua patria, nella grande danza macabra della peste di Londra, dopo aver dipinto con impassibile maestria il ritratto dei suoi amici decapitati uno dopo l’altro, su ordine del padrone Enrico VIII;…» (Cfr. M. PIANZOLA, “Peintres et vilains”, Parigi 1992).

(Paolo Thea in Bilder des Todes (Simulacri della morte) 1524-1525, Nino Aragno Editore).

 

BIBLIOGRAFIA

  • SALVINI ROBERTO, L’opera completa pittorica di Holbein il giovane, Classici dell’Arte Rizzoli, Rizzoli Editore, Milano 1971.

  • THEA PAOLO, Gli artisti e gli «spregevoli». 1525: la creazione artistica e la guerra dei contadini in Germania, Mimesis, Milano 1998.

  • HANS HOLBEIN IL GIOVANE, Bilder des Todes (Simulacri della morte) 1524-1525, Nino Aragno Editore, Torino 1999.

Sir Thomas More

Il primato della verità sul potere

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