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Lo schizzo a penna

Quando, nel 1528, HOLBEIN tornò a Basilea, si portò appresso il disegno, che fu dato in dono ad ERASMO, il quale fu molto lieto perché in esso vedeva, l’immagine degli amici con cui era in corrispondenza, come se fosse in mezzo a loro. Il 5 settembre 1529 tre anni dopo il completamento del quadro, scrive a Margaret Roper: Non posso trovare le parole per esprimere la gioia che ho provato quando il disegno di Holbein mi ha mostrato la famiglia al completo, ritratta così fedelmente da farmi sentire in mezzo a voi. Desidererei prima di morire stare in compagnia di voi tutti perché è a voi che devo gran parte di quella piccola fortuna e di quella poca gloria che posseggo ed è a voi che sono indebitato come a nessun altro. La mano dotata di questo pittore ha realizzato non una piccola parte del mio desiderio. Vi riconosco tutti. Comunica i miei rispettosi omaggi alla degnissima Monna Alice vostra madre e poiché non posso baciarla di persona, bacio il suo ritratto (Allen VII Nos 2211,2212). Da sinistra a destra sono: Elizabeth Dauncey (ventuno anni), seconda figlia di Moro, nata nel 1506; Margaret Clement (ventidue anni), sua figlia adottiva, nata forse nel 1508; Sir John Moro (settantasei anni), suo padre, nato forse nel 1451; Anne Cresacre (quindici anni), sua cognata, nata nel 1511; Sir Tommaso Moro (cinquanta anni), nato nel 1477/8; John Moro (diciannove anni), suo figlio, nato nel 1509; Henry Patenson (quaranta anni), giullare, nato nel 1488; Cecily Heron (venti anni), la sua terza figlia, nata nel 1507; Margaret Roper (ventidue anni), sua figlia maggiore, nata nel 1505; dama Alice Moro (cinquantuno anni), la sua seconda moglie. Uno studio attento dello schizzo ci dà una piacevole introspezione della loro vita. Elizabeth, occupa l'estrema sinistra del ritratto ovviamente incinta. Margaret Giggs, che le è a fianco è piegata sul vecchio Sir John, cercando senza successo di attrarne l'interesse su un libro. La mancanza di interesse che egli dimostra di avere nei confronti del sapere deve essere stata di grande conforto per la pratica nuora. Nelle ultime copie del ritratto le due ragazze hanno cambiato posto in modo tale che Elizabeth fosse più vicina al padre ma lo sguardo privo di interesse sul volto di sir John resta invariato. In questo primo abbozzo sembra che molti membri della famiglia, incluso Moro, stiano guardando nella direzione di Monna Alice, che si piega esitando su un inginocchiatoio, mentre la scimmietta addomesticata le si arrampica sulla gonna. Questa bestiola era particolarmente cara a Monna Alice, tant’è che Erasmo nel suo colloquio sull'Amicizia scrive che quando questo animale si riprese da una ferita gli fu concesso di camminare liberamente e senza catene. E' possibile che la direzione delle teste degli astanti sia stata determinata dal fatto che mentre cercavano di sistemarsi per il ritratto, Monna Alice stava come al solito dirigendo le operazioni? Nella nota scrittale a fianco dallo stesso Holbein si legge "solo lei seduta". Forse monna Alice avrà protestato per il fatto che fosse ritratta in una posizione veramente poco confortevole in ginocchio, mentre il resto della famiglia era seduto. Nell'abbozzo finale ella siede con la scimmia accanto mentre Moro ha deciso di avere ai piedi il cagnolino. Il disegno, rispetto al migliore delle copie, quello del Monastero Nostell, mostra che le alterazioni nei segni erano realmente compiute; aggiungendo le immagini di Elizabeth Dauncey e Margaret Giggs furono trasposte e un altro modello venne aggiunto sulla destra, messo dietro tra Margaret Roper e dama Alice: si trattava di John Harris, il segretario dei Moro. Lo sgabello e i libri sparsi sul pavimento in primo piano e un cagnolino rannicchiato nelle pieghe della toga di Sir Tommaso Moro sono stati eliminati. Moro era ben conosciuto nel voler molto bene agli animali e gli animali domestici potrebbero essere stati inseriti sotto suo consiglio. Un altro cane giace ai piedi di Sir John ma è difficile credere che Holbein aveva a che fare con questa creaturina mal ritratta che s’inserisce nella composizione. Le differenze tra il disegno e le copie sono discusse in più dettagli da Lorne Campbell, il quale suggerisce che l’acquirente desiderava alterazioni che detraevano qualcosa dal modello originale.

 

 

 

 

Alcuni disegni di Holbein procurano il legame tra il dipinto originale smarrito nel caos e le copie in olio e danno qualche idea di ciò che deve essere stata la sua qualità. Lo splendido disegno di Basilea non era evidentemente il primo abbozzo, ma fu eseguito durante la realizzazione del dipinto, e corrisponde probabilmente ad uno stadio intermedio di questo: una serie di annotazioni di mano dell’artista indicano infatti ciò che ancora andava mutato secondo i desideri del committente. Il disegno riporta l’identità di tutti i personaggi e la loro età. La mano che aggiunse questi particolari fu identificata trentacinque anni fa come quella di Nicolaus Kratzer (cfr. Otto Pacht, “Holbein and Kratzer as Collaborators”, in Burlington Magazine, LXXXIV, 1944, pp. 287-288), l’astronomo del Re, precettore della famiglia di Moro in astronomia e matematica, come pure coadiutore di Holbein, e del copista Peter Meghen.

 

Personaggi del Ritratto

 

Alice More (Middleton)

(seconda moglie di More)

 

Anne Cresacre (fidanzata di John More)

 

Cecily Heron

(seconda figlia)

 

Elisabeth Dauncey

(terza figlia)

 

Henry Patenson (Il pazzo)

 

John Harris (Segretario di More)
 

John More

(quarto figlio)

 

Judge John More

(padre di Thomas More)

 

Margaret Giggs (figlia adottiva)

 

Margaret Roper

(prima figlia di Thomas More)

Sir Thomas More

Il primato della verità sul potere

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